CAMBIO LAVORO E MANGIO PLUMCAKE DI ZUCCA E MANDORLE

Una settimana fa ho lasciato il mio lavoro e oggi respiro. Non siamo fatti per stare in apnea troppo a lungo, e quando risaliamo dal fondo l’aria è il senso di libertà che vorremmo solo stringere forte.

Non è scontato dire che imbattersi in cose nuove spaventa a tal punto da farti sentire che nel profondo sei viva. Ma spaventa. Tutti. Ho cercato il cambiamento,l’ho voluto e lo percorro. Le difficoltà non mancano: il cervello , si sa, è pigro e quando si annida un’ idea è difficile sradicarla e smuoverla.

Più volte mi sono chiesta se questa voglia di cambiamento continuo dentro di me sia un bene o un male. Spesso mi guardo con aria scettica, e penso che la vita di chi non cerca al di fuori dei sogni è molto più semplice di quelli che , come me i sogni li riempiono di emozioni e ci giocano , a volte fino a farsi male. Molte volte mi chiedo come questa grinta e questa fame di conoscenza del nuovo sia riposta in me, e come ci sia arrivata.

Penso tanto e spesso. Tanto da riempire quaderni e fogli di progetti futuri. Ripongo nel cassetto delle idee un piccolo desiderio nascosto, poi lo sposto accanto ad un’aspettativa che , non sempre so dosare! Ma sono fatta così, senza una regola precisa di sovrapposizione di pensieri. Tutta pancia. Tutta voglia.  Affronto le giornate con più o meno grinta, come le persone normali. Nessun super potere, se non quello della costanza e della voglia di migliorarmi. Credo tanto che, in un modo o nell’altro , ciò che doniamo , torni sempre e torni più forte nei nostri confronti, quasi a scandire una giustizia della quale non siamo noi artefici. E per questo credo che una parola ricevuta in un momento di debolezza, sia messo lì per ricordarci che ciò che inseguiamo è giusto. Ciò che inseguiamo è la proiezione di ciò che è nascosto sotto questa pelle dura.

Un’amica mi ha regalato una frase,  che io voglio condividere con tutti voi, perché credo che le anime belle si incontrino in momenti precisi della vita, per ricordarci quanto siamo fragili e forti.

“ il sole non è mai stato bello quanto nel giorno che ci si mette in cammino”

E quindi, buon cammino in questo nuovo inizio.

Una stagione nuova per ripartire.

     

Ingredienti

  • 220 g di farina 00
  • 50 g di mandorle pelate
  • 130 g zucchero
  • 2 uova
  • 180 g di zucca
  • 100 g di olio di semi di girasole
  • 50 g latte
  • 1/2 cucchiaino di cannella
  • 2 cucchiaini di lievito per dolci
  • farina e burro, per lo stampo
  • zucchero a velo , per decorare

 

Procedimento:

 

  1. Grattugia la zucca finemente, mettila a scolare in un colino e pressala con il dorso di un cucchiaio in modo che perda l’acqua (il peso della zucca grattugiata e scolata sarà circa 90-100 g). Metti da parte.
  2. Preriscalda il forno a 180°. Trita finemente le mandorle in un mixer insieme a un cucchiaio di farina (serve per assorbire l’olio delle mandorle) fino ad ottenere una farina di mandorle. In una planetaria o con le fruste elettriche monta le uova con lo zucchero. In una ciotola mescola la farina, la farina di mandorle, il lievito e la cannella, quindi unisci il tutto, con l’aiuto di una spatola, al composto di zucchero e uova. Aggiungi l’olio, il latte ed infine la zucca grattugiata.
  3. Versa il composto nello stampo da plumcake imburrato e infarinati e cuoci in forno per circa 40 minuti. Quando il plumcake sarà lievemente dorato, dopo aver verificato la cottura con uno stecchino, sfornalo e lascialo intiepidire.
  4. Servilo spolverizzato con dello zucchero a velo e decorato con una stecca di cannella!

 

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