SANDWICH BREAD CON SEMI MISTI IN QUATTRO E QUATTR’OTTO

E se vi dicessi che questo Sandwich Bread è senza impasto , ci credereste?

Sono giorni infernali di lavoro e tutto quello che voglio è cucinare qualcosa di sano ma senza dover per forza seguire delle regole ferree di cui , a tratti, la panificazione ha bisogno.

Questo pane è uno di quelli che preparo più sovente proprio perchè c’è in lui tutto ciò che definirei “massima resa, piccola spesa”. Solitamente lo preparo anche bianco, senza semi, ma devo essere sincera: con i semi ha quel quid in più nell’aromaticità che non trovi in un sandwich bread semplice ed anonimo. Poi si sa, io sono un’ appassionata di semi ( potrete ben capirlo guardando tutte le mie ricette di pani che suggerisco sul blog!) e quindi , perchè non integrare anche in questa ricetta la loro presenza?

Vi svelo un altro segreto riguardo questo pane : ci metterete relativamente poco a prepararlo e il tempo che dovrete dedicargli è davvero irrisorio. Dovrete avere pazienza solo per i riposi e per le pieghe da dovergli fare ma considerate che nelle ore di attesa potrete dimenticarlo lì e fare tutt’altro.

Questa è una cosa che ripeto spesso a chi mi chiede “ma come fai? quanta pazienza hai? dove trovi il tempo?” Ragazzi, ma quale tempo e tempo? Io corro dietro al tempo da anni: prima perchè facevo due lavori e cercavo di combinare anche questa passione, da quando , ora , questa passione è diventata il mio impiego, lavoro anche 12 ore al giorno! Pensate davvero che io possa permettermi di passare 6 ore a guardare il pane lì che lievita? Io impasto e poi lo lascio riposare in solitaria, nel mentre faccio tutt’altro.Lui non si offende, anzi, pare gli piaccia stare solo.

Quindi, non siate pigri, trovate nel pane la vostra routine, organizzate bene il tempo e sfornerete pagnotte a gogò! La forza di volontà è l’unica dote imprescindibile da avere!

Quindi, tornando a noi, vi ho già detto che è un pane che non richiede grande impegno fisico (zero impasto, poche pieghe), è un pane veloce. Già quì dovreste aver voglia di provarlo. Ma sarò ancora più buona : vi sto per scrivere quì sotto sia la versione con Licoli che quella con lievito di birra, per i più pigroni.

Ci tengo a fornirvi entrambe le versioni perchè, è corretto tenere in considerazione i gusti e i tempi di ognuno.In più, se li proverete entrambi , vi rendere conto che, utilizzando anche i semi ( soprattutto di lino e chia ) all’interno del vostro impasto, resterà morbido sia che lo prepariate con licoli che con lievito di birra. La shelf life per entrambi sarà abbastanza lunga.Ovviamente la fragranza , il profumo ed il gusto, saranno diversi ma entrambi caratteristici.

Voglio che il pane sia per tutti, l’ho già ripetuto molte volte ma nel mio concetto “democratico” di pane , questo è un tema sempre molto caldo da trattare.

Ognuno di voi deve sapere che risultato vuole ottenere e in base a quello poi decidere che strada percorrere. Per farlo c’è bisogno di paragonare i due prodotti e di capire cosa fa al caso nostro.

Procediamo con la ricetta!

INGREDIENTI

  • 500 g di farina tipo 1 w280
  • 430 g di acqua
  • 150 g di Licoli o 5 g di lievito di birra*
  • 120 g di semi misti
  • 10 g di sale

*io preferisco sempre utilizzare , nel caso, quello fresco. Se non avete a disposizione quello fresco ma solo quello disidratato, ricordatevi di utilizzarne 1/3 della quantità indicata per quello di birra.

PROCEDIMENTO

In una ciotola sciogliete con l’acqua il lievito madre. Nel caso utilizziate quello di birra,  sciogliete il lievito. L’acqua non deve essere calda ma a temperatura ambiente.

Versate la farina nella ciotola, unendola con acqua e lievito e mescolate con una spatola. Aspettate qualche minuto e aggiungete il sale. Con la spatola continuate a mescolare. E’ il momento dei semi misti : uniteli all’impasto e mescolate fino ad ottenere un impasto grumoso e poco lavorato.

Lasciate riposare il tutto per 30 minuti e dopo iniziate con le pieghe : ogni 30 minuti fate una serie di pieghe. Ripetete questo per 4 volte. Noterete come cambierà l’impasto mano mano che farete le pieghe. La maglia glutinica si sta formando da sola, senza che voi facciate niente.

Quando avrete fatto le pieghe mettete in un contenitore graduato e aspettate che l’impasto raddoppi ( non vi darò una tempistica per questo perchè ogni ambiente è diverso per temperatura, umidità…le tempistiche sono davvero relative in questo caso).

Quando sarà raddoppiato, formate il sandwich bread e mettete in uno stampo per pane in cassetta unto con del burro e infarinato.

Lasciate lievitare fino al raddoppio.

Infornate a 230 gradi per 45 minuti.

 

11 commenti

  1. Ciao Lucia ciao Claudio. Sono felicissima😀 e soddisfatta 😊a 1000; ho fatto il vostro sandwich bread e..
    una squisitezza😋. È proprio vero che la semplicità è una garanzia e la vostra ricetta è tanto semplice tanto riuscitissima. Ho lo stesso stampo che avete usato voi di Emile Henry che ha aiutato, non poco, a rendere molto bello questo pane il che si sa che è importante perché dapprima mangiamo con gli occhi e poi con la bocca.

  2. Bellissima ricetta! Ho un problema con lo stampo perché mi si attacca al coperchio…tu metti burro anche sul coperchio? Hai qualche consiglio da darmi? Grazie

  3. Bellissimo, l’ho fatto ed è venuto bene. La versione ricetta da stampare dovrebbe solo essere ridotta alla sola ricetta, non tutta la pagina comprese le foto e i commenti! Foto stupende, in ogni caso.
    Ciao
    Valeria

    1. Author

      Ciao Valeria!
      Grazie per i complimenti!
      In fase di stampa puoi selezionare la parte da stampare 🙂
      Ti dirò, molti apprezzano la parte anche introduttiva perchè fascicolano tutto proprio come fosse un libricino, è un’idea carina!
      Però ecco, se non si vuole nulla oltre la ricetta, si può procedere come ti ho detto prima!
      Un bacione
      Lucia

  4. Ciao, è possibile sapere dove si può trovare il contenitore che hai usato? È bellissimo… quanto impasto hai messo? Grazie mille

    1. Author

      Ciao Sabrina!
      Il contenitore scuro dove ho impastato lo trovi sullo shop online di CARGO HIGHTECH MILANO come lo stampo per cuocere!
      grazie!
      Lucia

    1. Author

      Voglio vedere il risultato poi!!
      Bacioni!

  5. Carissimi come sempre complimenti! Ogni vostra foto e ricetta è un regalo 🙂
    Io avrei a disposizione il licoli, ma la quantità di acqua non dovrebbe essere diminuita rispetto a quella prevista in caso si usi il lievito di birra? Grazie, sono ancora inesperta e mi sarebbe utile il vostro consiglio!

    1. Author

      Ciao Vittoria! Giustissima osserazione!
      Ti dico come mi muovo io : solitamente io, in entrambe i casi utilizzo la stessa idratazione, ottenend due risultati completamente diversi. Ti spiego perchè: utilizzando una parte di semi di lino e di chia , questi, vanno a gelificare e quindi , passami il termine , a “tamponare” quella parte di acqua in più nel caso di utilizzo di Licoli, che di suo apporta altra acqua all’impasto. Proprio per questo motivo non mi trovo ad avere difficolta di sorta quando aggiungo poi licoli al mio impasto. L’idratazione sicuramente tra i due impasti cambierà e cambierà anche, se ci hai fatto caso nelle foto, la loro alveolatura. Se sei pratica con gli impasti ti consiglio di mantenere la stessa quantità di acqua per entrambi. Qualora non dovessi esserlo, ti consiglio di diminuire di 30-40g l’acqua qualora volessi utilizzare il licoli.
      Spero di essere stata chiara e di averti aiutata 🙂
      Buona panificazione!
      Lucia

    2. Grazie mille, mi è molto chiaro, conto sull’azione dei semi per assorbire un po’ di acqua dunque. Magari per sicurezza la prima volta diminuisco appena l’idratazione! Grazie di cuore per la risposta così puntuale!

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