PAN BAULETTO SEMINTEGRALE CON ACQUA FERMENTATA DI ALBICOCCHE ESSICCATE
Alcuni mi hanno chiesto, prima di questo periodo di quarantena, perchè non scrivessi le ricette di ciò che produco direttamente su Instagram.
All’inizio mi è sembrata una domanda sciocca alla quale dover dare una risposta ovvia e scontata.
Poi mi sono soffermata a capire quanto la società si è evoluta ed è cambiata in questi due/tre mesi di reclusione.
Mi sono messa a meditare su questa domanda e mi sono data più risposte, correlandole a ciò che viviamo quotidianamente.
Ovviamente tutta questa situazione surreale ci ha imposto un fermo che molti hanno patito in modo particolare. Ha causato danni economici, lavorativi, emozionali. Sociali.
Ci ha messo davanti al profondo significato del tempo , che è stato dilatato, riempito di cose da fare, sfruttato per coltivare quella piccola parte di noi che chiedeva aria. Ha creato danni, ma , per alcuni versi , è riuscito a creare spazio nelle giornate di ognuno di noi , per soffermarci.
Si, soffermarci. Perchè di questo si tratta.
Ho pensato che “no, non inizierò a scrivere le mie ricette su Instagram” , per vare motivazioni. Motivazioni logistiche e di “spazio” ( su Instagram non avrei lo spazio fisico necessario per riempirvi di tutti i “pipponi” assurdi che vi propino quì sopra). Il secondo punto è quasi una presa di posizione.
Adoro Instagram , è un mezzo assurdo e vibrante di condivisioni. Devo molto al fatto di aver imparato a gestirlo con parsimonia e attenzione.
Mi impongo , però, di fermarmi , scrivere , pensare , creare. E , in un certo qual modo , lo impongo anche a voi.
Avere un blog sul quale scrivere significa essere consci del fatto che dovrai creare contenuti credibili, attendibili, veri, di spessore. Significa che dovrai curare il tuo angolo di pensiero come fosse il tuo angolo preferito di casa. Quello con la luce bella, con le ombre morbide e il profumo di abitudini.
Ma , avere un blog , significa anche permettere agli altri di imporsi un momento di lettura, curiosità, frivolezze , all’interno di una giornata che corre veloce e tornerà a correre veloce come prima, nonostante tutti abbiano vissuto qualcosa che ha profondamente scosso gli animi, cambiato, migliorato o peggiorato il modo di vedere le cose.
Io, personalmente , amo ancora quell’attesa che regalata il “dover pubblicare qualcosa di intenso da leggere”. Sono fatta così : un’eterna romantica che da sempre ama la scrittura, e tramite essa cerca , accompagnandola alle immagini , di comunicare una filosofia di vita utile a “ridimensionare questa virtualità”.
Sogno la lentezza, che non significa staticità. Adoro la condivisione reale , materiale , quella fatta di scambi di pareri, quella che richiede tempo per abituarsi ad un luogo nuovo ed assaporare la bellezza senza tempo di un luogo vissuto e accogliente.
E finchè vi piacerà ,sarete sempre i benvenuti in questa “casa virtuale”.
PER L’ACQUA FERMENTATA ALLE ALBICOCCHE ESSICCATE
- 5 albicocche essiccate
- 250 ml di acqua
Sterilizzare una bottiglia* o un barattolo ( le prime volte consiglio di utilizzare una bottiglia di plastica , perchè se non si sanno gestire i tempi e la spinta di fermentazione ci potrebbero essere problemi di “esplosioni varie”) , tagliare a pezzi grossolani le albicocche , disporle sul fondo del barattolo e ricoprirle con l’acqua. Tenete coperto almeno per 72 ore a temperatura ambiente.passato questo tempo aprite delicatamente il barattolo o la bottiglia: la nostra acqua fermentata sarà pronta. A questo punto , rimuovete le albicocche dall’acqua oppure ( se vi piace sentire un sapore più dolciastro) frullatele con tutta l’acqua fermentata.
A questo punto sono diverse le vie che si possono percorrere : si può decidere di creare un pre-fermento di acqua fermentata oppure si può utilizzare l’acqua fermentata direttamente all’interno del nostro impasto.
Io ovviamente quale strada potevo scegliere? OVVIAMENTE LA PIU’ LUNGA ( hahahahah)
E’ fondamentale procedere in totale sterilità. Le fermentazioni spontanee sono un mondo fantastico, ma altrettanto difficile da gestire se non si hanno delle accortezze particolari che possono evitare di creare sviluppi di microorganismi non voluti e nocivi per la salute. quindi , attenzione ragazzi, siate più attenti e meticolosi possibile!
PREPARAZIONE DEL PRE-FERMENTO CON ACQUA FERMENTATA ALLE ALBICOCCHE
Procediamo, in questo caso, come se stessimo preparando un pre-fermento di lievito madre.
Uniamo :
- 100 g di farina integrale
- 50 g farina tipo 1
- 100 g di acqua fermentata
In una ciotola , uniamo questi ingredienti e lasciamo maturare per 8-10 ore a temperatura ambiente. Vi consiglio , di prepararlo il giorno prima , magari la sera tardi , così la mattina seguente potrete procedere all’impasto. Coprite la ciotola con una garza , oppure con un canovaccio umido.
INGREDIENTI IMPASTO:
- 300 g farina integrale tutto corpo*
- 100 g di farina tipo 1
- 150 g di pre-fermento ottenuto dall’acqua fermentata di albicocche
- 270 g di latte
- 15 g di zucchero di canna
- 50 g di burro a pomata
- 10 g di sale
*Farina integrale di grano tenero ottenuta da macinazione gentile a tutto corpo. Mantiene le frazioni esterne più nobili del chicco (farinaccio, tritello, cruschello, germe di grano), a granulometria fine e dal sapore dolce, in modo da preservare l’autenticità originaria del grano.
PROCEDIMENTO
Per il pre-fermento ottenuto d”acqua fermentata di albiccocche :
La sera prima, verso le 22.00 prepara il pre-fermento come indicato sopra.
Il mattino seguente…
Autolisi
Nella ciotola della planetaria, mescola la farina , lo zucchero di canna e iniziare a mescolare.
Aggiungi il latte e mescolare grossolanamente.
Coprire con un canovaccio umido e lasciar riposare per 30 minuti.
Mentre l’impasto è in autolisi , fuoriuscite il burro dal frigo e lasciatelo a temperatura ambiente.
Impasto
Trascorsi i 30 minuti, aggiungi tutto il pre-fermento all’impasto e mescolalo con un gancio per impastare. Non dovrebbe richiedere più di un paio di minuti.
A questo punto , aggiungi un paio di cubetti di burro alla volta e lascia incordare prima di aggiungere altro burro. Quando l’impasto sarà completamente incordato , su un banco di lavoro , dai qualche piegha di rinforzo al tuo impasto che risulterà molto idratato.
Copri la ciotola e lasciala riposare l’impasto per 30 minuti.
Pieghe
Esegui 3 serie di pieghe distanziate di 30 minuti l’una dall’altra.
Alla fine del terzo set di pieghe , metti l’impasto in un contenitore e fai lievitare in massa e lascialo riposare fino a quando sara quasi raddoppiato. Ci dovrebbe impiegare dalle 2 alle 4 ore.
Staglio e formatura
Quando l’impasto sarà raddoppiato di volume , prendi l’impasto e mettilo su un piano della cucina.
Procedi alla formatura finale tipica del pan bauletto.
PER IL VIDEO VIDEO DELLA FORMATURA , CLICCA QUI’
Spruzza nello stampo in cui andrai a mettere l’impasto dello spray antiaderente , oppure imburra e ricopri con farina.
Infarina leggermente il bancone e capovolgi l’impasto. Arrotola saldamente l’impasto in modo che la cucitura finisca sotto la pagnotta.
Sposta la pagnotta nello stampo e procedi allo stesso modo con l’altro pezzo di impasto.
Lievitazione finale
Lascia fermentare l’impasto fino a quando sarà raddoppiato ,circa. Le tempistiche sono differenti e relative alla temperatura che avrete in casa.Nello stampo dovrebbe trovarsi a circa 2,5 cm dal bordo.
Quando vedi che l’impasto è pronto, riscalda il forno a 220 ° C.
Cottura
Metti il pane al forno e inforna per circa 55 minuti totali.
Dopo i primi 35 minuti , abbassare la temperatura a 190 ° C F e cuocere per altri 10-15 minuti fino a quando il pane registrerà all’interno 95° ,misuratelo con un termometro.
Quindi estrarre dal forno e lasciarlo raffreddare completamente su una gratella.
Le ceramiche sono di Daniela di InterraCeramica
Che dire…
Aspettare premia!
È un paese buonissimo ☺️
felice che ti sia piaciuto! Come già ti ho detto , le fermentazioni sono un mondo tutto da scoprire. Bisogna trattarle con la giusta attenzione ma danno grandi soddisfazioni!
Grazie Erika!
Baci
Lucia
Meraviglioso!