Maritozzi

E’ passato più di un mese dall’ultimo post e tornare sembra sempre difficile quando ci si allontana per parecchio tempo.

Qualche giorno fa, una mia amica, Roberta di Healthy Little Cravings, diceva la stessa cosa proprio su un suo post su Instagram e, parlandone poi in privato, mi ha detto “è come se esci da una stanza e quando rientri hai perso il filo del discorso degli altri”.

A me è successo proprio questo in questo ultimo mese.

Mi sono allontanata dalla frenesia delle pubblicazioni di Instagram, in parte per volere, in parte per pura casualità. Casualità perchè si sono accavallati una serie di eventi, tra cui trasloco e lavoro, che hanno fatto si che la pausa che stavo aspettando dai social si concretizzasse. E’ stato naturale.

Al ritorno, cioè in questi ultimi giorni, ho notato che è stato difficile riprendere il filo del discorso. Poi mi sono detta : è difficile riprendere il filo del discorso oppure E’ DIFFICILE RIPRENDERE IL DISCORSO DEGLI ALTRI?

Penso che non sia difficile far parlare se stessi, quanto più far si che i nostri discorsi si incastrino per forza con quelli degli altri. Ma ne abbiamo realmente bisogno?

E’ difficile scegliere di non parlare per forza la stessa lingua degli altri, soprattutto quando è palese che le cose continuano a scorrere indifferenti e tu resti lì a guardare. Ma è proprio nel momento dell’osservazione che trovi la tua voce e sicuramente, la tua vena creativa.

Spesso parlo su questi canali di creatività, di come prendersene cura, di come sentirla in linea con ciò che vogliamo davvero comunicare e penso che accettare di dover prendere tempo sia il primo punto per curare la creatività di ognuno di noi.

Io non so farlo, ma sto facendo un percorso pratico per capire quale è il mio punto debole nel concedermi una pausa ogni tanto.

Venendo a cose più leggere (mica tanto hahhahah), qualche settimana fa, prima che venissi sommersa dale foto da editare e dagli scatoloni da sistemare, ho provato a realizzare dei maritozzi buonissimi con lievito madre.

La ricetta di partenza è con lievito di birra ed è la ricetta di un’amica di famiglia anche lei appassionata di lievitati, ma ho voluto riadattarla con lievito madre e provarla sia con quello solido che liquido prima di emettere la mia umile sentenza (ovviamente sulla base del mio e solo mio gusto personale, quindi fate pure che verificare voi stessi cosa ne pensate).

Cose che ho capito

La mia versione preferita è sicuramente quella con lievito madre solido. Non c’è niente da fare : la giusta punta di acidità che il lievito madre solido porta con se nell’impasto finale è inconfondibile. Il licoli sicuramente è utilizzabile ma la prima lievitazione richiede qualche ora in più. Poco male dato che poi, una volta assaggiati, dimenticherete le ore di attesa. Il lievito di birra fa un ottimo lavoro e, soprattutto, permette di ottenere un risultato veloce ma che soddisfa.

Ovviamente non vengo quì per dettare legge, come ben sapete, ma solo per parlarvi dei miei gusti personali, quindi sentitevi liberissimi di provare tutte le varianti possibili e poi scegliere la vostra variante preferita! Se vi va, fatemelo sapere, che sono curiosa…

Ad ogni regione il suo maritozzo

Insomma, in Italia ci sono più varianti di maritozzi che maritozzi stessi hahaha

Sfogliando le pagine virtuali di google mi sono accorta che molte regioni hanno la propria variante di maritozzo. Addirittura ho scoperto che anche in Puglia vi è una variante (no, non è il COVID! hahah) e io nemmeno ne sapevo l’esistenza, o almeno, avevo mangiato quelle briochine intrecciate ma non sapevo venissero chiamate maritozzi. Mea culpa.

Poi c’è la variante Marchigiana, quella abruzzese e anche una siciliana! Insomma, oltre alla variante Laziale, ne abbiamo di tutti i tipi.

Con, senza uvetta, rotondi, allungati. Non discriminiamo nessuno : a noi piacciono TUTTI!

Quelli che io ho realizzato hanno una forma più tondeggiante ma non sono proprio sferici, sono senza uvetta e sono sofficissimi!

Perchè non ho messo l’uvetta? Me lo sono chiesta anche io! La verità è che ho utilizzato ciò che avevo disponibile ancora in dispensa e non mi sono curata di procurarla! ERRORE MADORNALE, secondo me, perchè sarebbero stati ancora più soffici e sicuramente ancora più saporiti. Se , quindi, avete uvetta a disposizione e vi piace utilizzarla nei lievitati, non fatevi scrupoli: utilizzatela in generose quantità, senza eccedere, perchè potrebbe appesantire troppo l’impasto che risulterebbe poco spumoso!

La panna

Questa non è una ricetta “senza”, lo dico giusto per essere chiara da subito e non illudervi, quindi, non vi dirò che potrete utilizzare panna vegetale.

Non lo farò perchè è vero che l’impasto del maritozzo fa gran parte del lavoro in quanto a gusto, ma questo cambia radicalmente anche in base alla panna utilizzata per farcirlo. La panna dovrà essere animale, con almeno il 35% di grassi. Leggete bene le etichette della panna che utilizzate e in base a quella sceglietela.

Se volete utilizzare panna vegetale, nessuno ve lo negherà, assolutamente. Allo stesso modo potrete sostituire latte intero vaccino con latte vegetale, il burro con una buona margarina vegetale e così dicendo… Il sapore sarà innegabilmente diverso, ma non per questo meno buono!

Oltre alla panna, che è il ripieno classico previsto dal maritozzo, ci sono un sacco di combinazioni per rendere i vostri maritozzi ancora più golosi ma io sono sempre fedele alla versione classica, che secondo me bilancia bene ogni sapore e permette di gustarlo davvero al meglio.

Ad ogni modo, se volete, potete farcirli con frutta fresca, crema alla nocciola, al pistacchio… insomma, non c’è limite alla golosità!

Non voglio dilungarmi troppo, fa caldo e qualcuno di voi potrebbe non resistere a lungo a leggere i miei sproloqui! 😉 Vi lascio la ricetta proprio quì sotto e non vedo l’ora di sentire i vostri pareri a riguardo!

MARITOZZI

Ingredienti

  • 500g di farina Manitoba
  • 170 g di lievito madre maturo*
  • 100 g di zucchero
  • 30 g di latte intero
  • 60 g di burro molto morbido
  • 4 uova
  • 10 g di sale
  • 40 g di pasta d’arancia
  • 2 cucchiaini di estratto di vaniglia
  • 150 g di uvetta (facoltativa)

*per lievito madre maturo intendo un lievito madre solido, rinfrescato almeno 2 volte prima di essere utilizzato e triplicato prima di essere aggiunto all’impasto. Volendo potete utilizzare anche lievito di birra. Le quantità in questo caso saranno 8 g. Nel caso utilizziate il licoli, vi consiglio di utilizzare 240 g su 500 g di farina. Anche questo dovrà essere rinfrescato due volte prima di essere utilizzato.

per farcire

500 ml di panna fresca con almeno 35% di grassi

zucchero a velo per guarnire

Procedimento

Nel cestello di una planetaria mettete tutti gli ingredienti tranne il burro, la pasta d’arancia e la vaniglia. Iniziate a lavorare l’impasto. Se vi sembrerà sabbioso e non uniforme non preoccupatevi perchè nel momento in cui aggiungerete il burro si ammorbidirà.

Quando avrete ottenuto un composto più o meno omogeneo, iniziate ad aggiungere il burro in due riprese e impastate fino ad ottenere una palla omogenea. Continuate con la parte restante del burro e solo alla fine aggiungete la vaniglia e la pasta d’arancia. Se scegliete di aggiungere l’uvetta, questo è il momento per farlo ma ricordate di metterla in ammollo almeno 2 ore prima di utilizzarla. Strizzatela bene e asciugatela, prima di unirla all’impasto.

Quando avrete ottenuto un impasto omogeneo, fate due pieghe su un piano di lavoro, formate una palla e riponete in un contenitore, coprendolo bene e facendo lievitare il tutto fino a quando sarà triplicato.

Quando sarà triplicato dividete in porzioni da 90-100 g ciascuna, a seconda della grandezza che preferite per i vostri maritozzi. Io solitamente li divido in parti da 90g.

Mettete a lievitare nuovamente su una teglia, ricoperta da carta forno, fino al raddoppio. Questa lievitazione, se la prima è andata bene, sarà molto più veloce.

Quando saranno raddoppiati, con un pennellino da cucina, spennellate con tuorlo d’uovo e latte,  infornate in forno preriscaldato a 180 gradi per 25 minuti o fino a che non saranno ben dorati.

Quando saranno ben cotti, disporre su una gratella e far raffreddare.

Quando saranno freddi, riempire con panna fresca montata, spolverizzare con zucchero a velo e addentare 🙂 Attenzione : se non vi sporcate di panna non è la stessa cosa hahahha

 

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