PLIN AI FICHI, TOMINO E LIMONE CON SALSA DI SCALOGNO E SALVIA

Se mi chiedessero ,il mio grande sogno ,quale è: io risponderei “cucinare”.

Nella mia cucina, in quella di qualcun’altro, per me, per voi, per chi amo, per chi ne ha bisogno , per chi lo richiede e per chi timidamente non lo fa , ma lo apprezza quando il cibo diventa sorpresa.

Perché il cibo non è mai soltanto cibo. Il mangiare è sempre eccessivo: va oltre i suoi scopi fisiologici proprio perché coinvolge il gusto, e il gusto è di per sé un fenomeno misterioso, a cavallo fra il corporeo e l’incorporeo.

È sentimento.

È attaccamento alla terra, alla vita, a ciò che di semplice possiamo offrire agli altri in segno di gratitudine.

E la gratitudine è il sentimento che mi guida, come una bambina,alle prime armi con questa passione così grande, che a volte stento persino a percepire fino infondo.

Tenevo chiuso dentro di me questo dono,che nemmeno conoscevo, nascosta tra i meandri delle insicurezze e paure.

Poi una macchina fotografica, un regalo, da parte di chi ha visto oltre , prima di me il bisogno di un mezzo per permettere al mare di idee di esplodere.

Il connubio perfetto tra cibo e fotografia.

Poi le parole hanno iniziato a fluire veloci, come un tempo facevano ,ma sempre nascoste nelle pagine delle mie agendine nascoste nei cassetti della timidezza.

Da qui , la comunicazione si è trasformata in una forma di espressione, una forma di conoscenza, fiducia e passione.

E dato che gli incontri non sono mai casuali (almeno per me), ogni volta che cucino una ricetta per Molino Grassi, è come se lo facessi senza filtri , a casa, per qualcuno che conosco.

Sono a mio agio mentre penso alla composizione del piatto, mentre ne assaggio i sapori, mentre le idee fluiscono lente tra farina e uova.

Sento pienamente la tranquillità e il conforto che le pietanze semplici possono donarmi, e mi abbandono al profumo dolce dei fichi estivi, alla freschezza del limone che inebria la stanza.

Ed ecco che il cibo diventa soprattutto condivisione, espressione della mia identità , della mia cultura. Diventa il segno, per me , di appartenenza ad una comunità di cui spesso noi donne ci facciamo veicolo.

E’ il filo fortissimo che resiste e crea legami anche  tra famiglie non di sangue.

 

 

 

Ingredienti per i plin:

•200gr semola Cappelli bio Molino Grassi

•2 tuorli d’uovo

•150ml di acqua ( in base alla farina utilizzata cambia la quantità di acqua utilizzata)

•sale q.b

•2 fichi maturi

•50gr di tomino fresco 

•pepe q.b

•scorza di 1/2 limone

Per il condimento: 

•50gr di burro da panna fresca 

•1scalogno

•salvia

•aglio 

Procedimento: 

1 Affettate sottilmente lo scalogno  emescolatelo con 4-5 cucchiai d’olio, una macinata di pepe, un pizzico di sale e le foglie di salvia. Coprite e lasciate marinare. Sbucciate i fichi, tagliateli a dadini e mescolateli con il tomino e il parmigiano e riponeteli in una ciotola in frigo.

2 Nel frattempo preparate la pasta fresca: in questo caso andremo a preparare dei Plin. Impastate per qualche minuto la farina con un pizzico di sale, le uova e l’acqua necessaria per formare un composto sodo e omogeneo. Tirate subito alcune sfoglie sottili e ricavate dei tondi di circa 8 cm di diametro; spennellateli con poca acqua, sistemate nel centro un tocchetto di ripieno ai fichi e ripiegateli a metà sigillando bene i bordi. Tagliateli poi, dandogli la forma dei plin classici. 

3 Distribuite i plin su un vassoio infarinato e lasciateli leggermente asciugare. Rosolate gli scalogni marinati a calore medio basso per 20 minuti. Finché non si saranno leggermente ammorbiditi. Lessate plin per circa 5 minuti in abbondante acqua salata e olio( l’olio servirà per non far attaccare la pasta). Quando saliranno a galla saranno pronti!

4 Eliminate le foglie di salvia dallo scalogno. Frullate metà della quantità dello scalogno con qualche cucchiaiata dell’acqua di cottura dei ravioli per ottenere una salsa abbastanza fluida. Unitevi poi il resto degli scalogni e insaporite con un cucchiaino di scorza tritata del limone. 

5 Scolate i plin aiutandovi con una schiumarola, adagiateli nei piatto dove avrete messo sul fondo l’acqua di scalogno. Adagiate sopra i plin e guarnite con delle foglioline di menta piperita,qualche pachino giallo e la restante parte dello scalogno che non abbiamo frullato!

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