Spaghetti con porri in agrodolce sfumati al vino bianco e menta

Provo un certo fascino per le cose belle. Molte volte mi rendo conto di non non saperne mai abbastanza e davvero vorrei spendere il mio tempo ad imparare tutto quello che è possibile ma gli impegni sono tanti e cerchiamo di dimenarci il più possibile in questa giungla di novità che ci vengono fornite da ogni dove, cercando, quanto più , di filtrare bene il tutto.

In merito a questo , al bombardamento di informazioni ( più o meno utili) che ci arrivano quotidianamente , questa quarantena ha fatto la sua parte anche in questo caso. Meno stimoli , meno input per il nostro cervello , che piano piano è come ( nel nostro caso) se avesse preso di nuovo la rincorsa per creare, mettere in magazzino di idee e poi plasmare il tutto.

Questo periodo ha abbassato la reazione che solitamente il nostro cervello deve mettere in atto ogni qual volta che gli arriva uno stimolo , ma alzato le difese in altri sensi. 

Noi , semplicemente , abbiamo cercato di fare ciò che facevamo anche prima ma in meno ore insieme : godere di semplici e piccole opportunità di vita.

Non siamo mai stati grandi “personaggi da movida”( non che questo termine sia il male eh, come molti fanno notare!) , abbiamo sempre preferito una buona cena tra amici cucinata da noi, chiacchiere attorno ad un tavolo e vino buono. Non lo dico per convincervi eh : è davvero così. Pigri? Forse. Ma la nostra casa è diventata talmente tanto un nido per noi che non abbiamo sentito e granchè la differenza tra quella che era la vita prima e quella che si presentava durante la quarantena. 

Seppur “siamo fatti di divano e comodità” , l’unica cosa che posso dire ed affermare ci sia mancata , è stata la famiglia vicino. Avremmo preferito cucinare questo piatto e condividerlo con un calice di ottimo vino bianco Lugana Molin accerchiati da chi amiamo di più , ma devo dire che ci siamo goduti questo momento davvero come un piccolo lusso al quale ci si abitua troppo facilmente e non si fa spesso più caso.

Il Lugana Molin prende il suo nome dal vigneto posizionato accanto alla tenuta aziendale, vigneto dal carattere peculiare sia per il suolo particolarmente argilloso e ricco di sali minerali che per l’elevata presenza di viti molto vecchie, da cui provengono le uve destinate a questo specifico vino. La raccolta manuale dei grappoli, il raffreddamento in cella di parte di essi prima della spremitura soffice, l’attenta vinificazione in acciaio e il prolungato affinamento sulla feccia fine, con in più una piccola parte fermentata e maturata in legno (di piccole dimensioni e non di primo passaggio) permettono di ottenere un Lugana che accanto a freschezza, sapidità ed eleganza propone ricchezza aromatica e concentrazione gustativa.

E parlando proprio di ricchezza aromatica è un vino che fa viaggiare tra i sapori freschi della frutta tropicale a pasta gialla ,con accenni floreali e di menta e un retrogusto delicato di spezie dolci e tostate. Proprio da questa sua peculiarità ho voluto provare ad esaltarne ancora di più il sapore , riutilizzando come condimento per semplici spaghetti , dei porri caramellizati in agrodolce e della menta fresca che richiamasse proprio i sentori che la fanno da padrona in questo vino.

Un pranzo semplice, come le azioni che si compiono durante la giornata , ma che possono diventare momenti di intensa condivisione e scoperta.

INGREDIENTI 

  • 250 g di spaghetti
  • 30 g di zucchero di canna grezzo
  • 200 g di porri lavati e tagliati a rondelle
  • 3 cucchiai aceto di mele ( ma va bene anche aceto bianco di vino)
  • 3 cucchiai vino Lugana Molin*
  • circa 10 foglioline di menta fresca
  • scorza grattugiata di 1/2 limone
  • 1 spicchio di aglio
  • sale
  • pepe

PROCEDIMENTO

La parte fondamentale di questo piatto così semplice è il condimento. Fare dei buoni prodotti in agrodolce non è difficile ma è una questione di equilibrio dei sapori. In una padella antiaderente , mettete a riscaldare l’olio con uno spicchio di aglio per insaporire. Dopo 2 minuti togliete lo spicchio d’aglio e aggiungete i porri lavati e tagliati a rondelle: fate rosolare per bene finchè non saranno diventati quasi scuri. Aggiungete in questo momento lo zucchero e lasciate sciogliere completamente a fiamma bassa , quando sarà sciolto, aggiungete e sfumate con un mix di aceto di mele e vino. Continuate a far cuocere fino a completa doratura e fino a quando non saranno completamente appassite le rondelle di porri. Si dovrà creare un sughetto semi denso e profumato. Spegnete la fiamma e lasciate riposare. Nel frattempo mettete a bollire l’acqua per la pasta. La cottura della pasta dovrà essere al dente, quindi le tempistiche di cottura dipenderanno dalla pasta che state utilizzando.

Una volta pronta la pasta , scolate e lasciate due cucchiai circa di acqua di cottura della pasta. Passate tutto in padella e a fuoco vivo spadellate gli spaghetti aggiungendo l’acqua di cottura della pasta per mantecare. Quando l’acqua sarà evaporata , spegnete il fuoco , sminuzzate la menta e aggiungetela alla pasta a crudo. Aggiungete , pepe e una spolverizzata di limone grattugiato a fine impiattamento! Buon appetito!

 

*Questo post è in collaborazione con l’azienda vitivinicola Cà Maiol. La storia di Cà Maiol è da sempre legata a questo bianco prezioso, e a Walter Contato che nel 1967 fondò la sua azienda agricola proprio sulle rive sud del Lago di Garda, dove le vigne del Turbiana danno da sempre il loro meglio. Proprio lui diede vita a quello che oggi è il Consorzio Tutela Lugana DOC, un organismo prezioso, che tutela e tramanda l’eccellenza del bianco tesoro del Garda.

 

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