PASCA : IL DOLCE FARCITO PER LA PASQUA ROMENA
Quest’anno ho deciso di dedicare una sezione importante di dolci di Pasqua alla tradizione romena. Come ormai sapete bene , Claudiu ha origini romene e sempre più ci stiamo avvicinando al suo tipo di tradizione culinaria, sperimentando ricette che lui mangiava da piccolo e cercando di ritrovare nei ricordi i giusti ingredienti da mescolare per ottenere un risultato degno di nota!
L’ho fatto perché nelle cose che possono sembrare così lontane da noi, tante volte possiamo rivederci e ritrovarci.
Ci è piaciuto un sacco fare un check delle ricette che un tempo preparava la sua famiglia, e abbiamo riscoperto in questo un dialogo profondo sostenuto dai ricordi. Quando si parla di cibo, d’altronde , come si può non andare d’accordo?
Insomma, gira che ti rigira questa volta non parlerò dei nostri italiani dolci tipici, ma di dolci che hanno qualcuno di molto simile alla nostra cultura ma un carattere tutto loro. Ovviamente con il dovuto rispetto e con tutto ciò che concerne le nostre conoscenze a riguardo.
Mi piace così tanto poter scoprire affinità e differenze, mi fa sentire davvero libera in questo mondo culinario che per alcune cose detta troppe regole che io, personalmente non voglio seguire.
Oltretutto, questo sarebbe dovuto essere l’anno in cui dovevamo andare in Romania, ma questa pandemia non ci ha permesso di muoverci. Ho pensato bene di festeggiare così allora in nostro “non viaggio”. Con un dolcetto si aggiusta tutto no?
Tornando alla ricetta, questa volta vi parlo della Pasca. Un pane dolce Romeno che ricorda molto il sapore delle “pagnottelle di San Biagio” che è usanza preparare nel mio paese proprio per festeggiare l’omonimo santo.
Questo pane viene farcito con un ripieno goduriosissimo che invece ricorda la nostra pastiera, come consistenza, ma manca dell’aggiunta di grano cotto e in più ha uvetta e rum al suo interno,.Oh, credo che questo mi abbia conquistata : la freschezza dell’uvetta all’interno del ripieno.
Un ripieno cremoso, scioglievole, leggermente insaporito con rum e vaniglia. Delicato ma dal carattere forte e deciso.
Insomma, ho fatto due conti e ho deciso che non potevo perdermi l’occasione di realizzarla.
Claudiu poi ne è stato così felice e quando ha esordito con “sembra quella di nonna!” Mi sono sciolta in un brodo di giuggiole. Non so se si dica così o se ho fatto confusione ma poco importa: credo di aver reso l’idea!
UN PIZZICO DI TRADIZIONE
Ma perchè questo pane è così importante per la tradizione pasquale?
Pasca rappresenta il pane benedetto, originariamente il pane mangiato dagli ebrei quando lasciarono l’Egitto. Nella simbologia cristiana rappresenta la promessa di risurrezione e di vita eterna.
Tradizionalmente il pane dolce deve essere portato in chiesa la notte di Pasqua per essere benedetto dal sacerdote. Lo cospargerà di vino rosso e, attraverso questo rituale, il pane diventerà una rappresentazione del sacrificio di Gesù. Il pane pasquale è normalmente adornato con un crocifisso di pasta in cima, ma non ho voluto esagerare.
Nei piccoli paesi italiani ed esteri si percepisce davvero tanto il senso delle festività e attraverso questi piccoli gesti, anche chi non è necessariamente credente, si lascia trasportare dallo spirito di festa che si respira.
PREMESSE OBBLIGATORIE
Vi lascio qui la ricetta, con qualche piccola premessa:
-È un dolce tipico e come tutti i dolci tipici , ogni famiglia che si rispetti ne ha una sua particolare versione con più o meno aggiunte! È giusto e lecito che sia così, quindi, prendete questa come la nostra versione e non come la verità assoluta e innegabile. Nonostante questo ci siamo fatti aiutare dalla nonna di Claudiu che ci ha dato delle informazioni importanti e abbiamo fatto un poco di ricerca su internet per capire quale fosse la giusta via da seguire.
-Mi raccomando, fate lievitare bene L’impasto, perchè più sarà lievitato bene, più il guscio di pane che racchiude il ripieno sarà soffice.
-Il dolce va tenuto a temperatura abbastanza fresca (intorno i 15 gradi) perché contiene ricotta e uova, quindi non può essere tenuto ad alte temperature. Io l’ho messo direttamente in frigo e… SEMBRA GELATO! Ancora più buono del previsto.
-Noi lo abbiamo consumato in 3 giorni ( metà l’abbiamo regalata!) , vi consiglio di prepararlo sempre fresco e non tenerlo per più tempo perchè le materie prime che lo compongono potrebbero alterarsi e cambiarne il sapore : ma sono sicura non avanzerà nemmeno un pezzo hahhaha
-Potete decidere di omettere il rum, magari se avete dei bambini a cui volete farlo mangiare ma vi consiglio sentitamente di utilizzarlo perchè da proprio quel gusto particolare al dolce.
-Non siete amanti dell’uvetta? in sostituzione potete metterci scaglie di cioccolato o altro, ma la versione originale prevede uvetta. Mi raccomando , preparatela prima e lasciatela poi scolare bene una volta tolta dall’acqua: questo vi aiuterà a non ottenere un ripieno molle e acquoso!
-Formaggio: solitamente si utilizza in Romania branza de vaci ma noi abbiamo utilizzato semplice ricotta di mucca che è uno dei formaggi più simili presenti in Italia. Il nome del formaggio non significa solo che il formaggio è fatto con latte di mucca, è il nome di un certo tipo di formaggio, una specie di formaggio leggero e dal sapore delicato, simile al quark o alla ricotta ma leggermente più acido. Quindi , se riuscite in qualche negozio romeno a reperirla , sarebbe l’ideale, sennò andrà bene anche una buona e cremosa ricotta di mucca.
-Semolino: cercate di utilizzarlo perchè garantisce al vostro ripieno la giusta consistenza “budinosa”. Il ripieno infatti non deve essere troppo molle ma deve essere simile ad una cheesecake. Serve per dare tonicità al ripieno. Potete usare, nel caso in cui non lo abbiate , della semola, non rimacinata.
Ora passiamo, però, al momento importante : quello della ricetta vera e propria!
Spero di vederne tante sulle vostre tavole durante queste feste e se vi farà piacere realizzarla, taggateci nelle vostre creazioni @frollemente
PASCA
Ingredienti per uno stampo da 26cm, antiaderente, tondo
Per l’impasto:
- 1 baccello di vaniglia
- 260 ml di latte intero tiepido
- 15 g di lievito di birra fresco
- 500 g di farina Manitoba
- 100 g di zucchero
- 60 g di burro
- 30 g di olio di semi
- 2 tuorli d’uovo
- scorza di 1/2 arancia grattugiata
- scorza di 1/2 limone grattugiato
- 1 cucchiaino di estratto di vaniglia
- 5 g di sale
Per il ripieno:
- 500 g di ricotta vaccina
- 2 uova
- 4 cucchiai abbondanti di zucchero
- 150 g di uvetta sultanina
- 30 ml di rum
- 3 cucchiai di semolino oppure semola
- 2 cucchiaini di estratto di vaniglia
- la scorza di 1 limone biologico
Per guarnine:
- 1 turlo d’uovo
- 50 ml di latte
- zucchero
PROCEDIMENTO
Per l’impasto:
Metti in un pentolino il latte e lascia leggermente intiepidire.
Metti il lievito in una ciotola insieme a 4 cucchiai di farina, 1 cucchiaio di zucchero e 3-4 cucchiai di latte tiepido, quanto basta per creare una sorta di lievitino. Coprite con un canovaccio e lasciate lievitare per 30 minuti a temperatura ambiente.
Nel frattempo, metti nel cestello della planetaria la farina, aggiungi lo zucchero e le uova, la scorza di arancio e limone e la vaniglia.
Aggiungi anche il lievitino, il latte rimanente e iniziate a mescolare. Nel frattempo in un pentolino sciogliete il burro e l’olio e fateli intiepidire.
Mentre l’impasto continua ad andare in macchina fate raffreddare burro e olio e quando saranno tiepidi, inserite poco a poco nell’impasto. State attenti a non inserirne troppo per volta perchè il vostro impasto dovrà essere ben incordato.
Alla fine aggiungete il sale e fate incorporare bene.
Lavorare l’impasto nella planetaria per circa 15 minuti. L’impasto risulterà molto morbido, non spaventatevi, deve essere così, leggermente appiccicoso. Dategli la forma di una pallina sul tavolo da lavoro e mettete in una ciotola, coprendo con un canovaccio e lasciandolo raddoppiare.
Per il ripieno:
metti ad ammorbidire l’uvetta con l’acqua. Lasciala così per 30 minuti circa e poi scola bene l’acqua e asciuga con un panno l’uvetta. Metti da parte.Prendi una ciotola e versa dentro tutti gli ingredienti tranne l’uvetta. Mescola bene e alla fine aggiungi l’uvetta. Copri con pellicola trasparente e metti in frigo per 1 ora almeno o fino a quando l’impasto non sarà pronto. Se riuscite a preparare il ripieno la sera prima è ancora meglio perchè riuscirà ad acquisire una migliore consistenza.
Formatura:
Quando l’impasto sarà completamente raddoppiato, dividilo in due parti: una parte ti servirà per creare la base del dolce, l’altra parte ti servirà per creare la treccia che andrà a chiudere l’impasto come fosse una crostata.
Formare una metà per una salsiccia grassa e tagliare questa salsiccia in 3 parti. Arrotolare ciascuna di queste palline in fili lunghi e sottili di circa 40 cm / 15 pollici. Intreccia queste corde in una treccia.
Prendete l’altra metà dell’impasto e posizionatela nella forma a cerniera. Premerlo per coprire completamente il fondo della padella. Bucherellatela con una forchetta dappertutto per assicurarvi che l’impasto non lieviti troppo in forno.
Prendete la treccia e mettetela nella padella fino a formare un bel bordo. Versare il ripieno all’interno.
Spennellate la parte superiore della treccia con l’uovo sbattuto e spolverizzate con un po ‘di zucchero.
Cuocere per 40-50 minuti finché la cheesecake non è ben lievitata e dorata.