IL TEMPO DONATO A NOI STESSI E UNA CROSTATA DI CREMA COTTA E MELE

Ripercorro gli inizi. Mi trovo spesso a farlo quando i cambiamenti diventano reali.

Se dovessi parlare di come la fotografia mi sta cambiando mi focalizzerei soprattutto su due aspetti. Non avevo mai preso una fotocamera in mano, giusto qualche mese fa: tipico , penso oggi, di chi si ferma poco a riflettere e pensare, osservare e capire. Io, per buona parte fatta di intuito e poca pazienza,mi sono lasciata trasportare e travolgere.

Il lato fondamentale della fotografia è imparare ad osservare la luce , un po’ come lo è nella vita. Quella luce che avvolge, accarezza gli oggetti e gli angoli nascosti. Quella luce che spaventa, se troppo forte e che , molto spesso, non siamo abituati a dosare. A volte non la vediamo, o non riusciamo a capire da dove arrivi, quale sia la direzione, la fonte. Ignari pensiamo che ci sia luce ovunque, ed è lì che sbagliamo.

Penso questo e lo faccio quando mi siedo, la mattina, appena sveglia(il momento in cui fotografo di più sia per una questione di condizioni luminose che per iniziare il mattino con un nuovo rituale quale è diventata la fotografia) a sorseggiare il mio caffè e a creare set immaginari tra me e me.

Mi siedo, nella penombra di una stanza in cui il sole accenna appena ad entrare e osservo. Osservo la luce che ricade sugli oggetti disposti in maniera più o meno ordinata o più o meno “a sentimento” ,sul marmo bianco.

Le ombre, sono ciò che mi affascina di più. Dalla luce stessa e grazie ad essa , esse prendono forma e donano profondità ad oggetti che volta dopo volta prendono vita. Dalla luce deriva il buio e viceversa. Uno dipende e ha bisogno dell’altro per esistere.

Non è poi il senso di questa vita? Di ciò che facciamo e ci affanniamo a conquistare ogni giorno? Non siamo noi stessi fatti di ombre e luce?

Forse è questa la parte che mi affascina di più di questa arte: la concettualità.

A volte mi chiedo perché questa passione sia arrivata proprio adesso nella mia vita è perché , non mi sono lasciata trasportare prima. Qualcosa arriva a salvarti sempre nel momento in cui meno cerchi àncore a cui aggrapparti. Succede cosi , no?

Mi chiedo , se avessi scoperto anni fa questa arte, se mi sarei soffermata ad osservare di più, cercando luce negli spazi di ombra delle mie turbe. Ma tant’è.. Ora siamo quì, io e lei : la mia macchina fotografica.

Ho imparato gradualmente che il tempo non è qualcosa che puoi inseguire o vincere e che per le cose buone c’è bisogno di esso,lo stesso che impiego per capire profondamente le origini delle cose e sentirle mie.

Tempo vero per osservare, tempo vero che doniamo a noi stessi.

    

                            

 

 

 

Ingredienti per la pasta frolla:

  • 250 g di farina 00
  • 125 g di burro freddo
  • 80 g di zucchero a velo
  • 2 tuorli
  • 1 pizzico di sale
  • buccia grattugiata di limone

Ingredienti per la crema pasticcera 

  • 500 ml di latte intero
  • 4 tuorli
  • 30 g di amido di mais 50 g di farina 00
  • 100 g di zucchero semolato
  • buccia grattugiata di limone o liquore a scelta

Per guarnire

  • 2 mele per la superficie io ho usato mele annurche tipiche della mia zona voi usate golden o fuji.
  • Zucchero di canna per la superficie
  • Limone.q.
  • Cannella a piacere

Procedimento per la pasta frolla

Ponete la farina su di una spianatoia e formate una fontana, creando un buco al centro. Aggungete buccia di limone o vaniglia.

Aggiungete a pezzetti il burro freddo.

Lavorate il composto “sabbiandolo”,  sfregando le mani, incorporando farina e burro, dovete essere svelti in quest’operazione.

Al centro mettete lo zucchero a velo ed i tuorli.

Lavorate il composto fino ad ottenere un panetto omogeneo ed elastico.

Conservate in frigorifero per almeno un’ora.

Procedimento per la crema pasticcera

In una ciotola sbattete con una frusta elettrica o a mano i tuorli con lo zucchero ottenendo così una crema. Aggiungete la farina meglio se setacciata e mescolate creando un composto corposo ed omogeneo.

In un pentolino portate ad ebollizione il latte insieme alla vaniglia o buccia di limone e  successivamente allontanatelo dal fuoco.

Versate metà del latte caldo con l’aiuto di un colino, sul composto di uova e zucchero mescolate per bene e velocemente per evitare i grumi, aggiungete il restante latte.

Trasferite il tutto di nuovo nel pentolino e portate ad ebollizione mescolando bene con una frusta a mano, fin quando la crema non si addenserà. Fate raffreddare e coprite con pellicola trasparente.

Come assemblare e cuocere la crostata

Dopo aver fatto riposare la pasta frolla, stendetela con un mattarello su di un piano infarinato.

Sbucciate le mele a fettine, irroratele con il succo di limone a piacere cannella e mettete da parte.

Trasferite la pasta frolla nella tortiera da crostata da 24 cm di diametro preventivamente imburrata.

Bucherellate tutta la sua superficie con i rebbi di una forchetta aggiungete la crema pasticcera sul fondo e livellate con una spatola.

Aggiungete le mele tagliate a fette ed irrorate con succo di limone in maniera concentrica.

Aggiungete due-tre cucchiai di zucchero di canna su tutta la superficie.

Cuocete in forno preriscaldato e statico a 180° per circa 45 minuti.

Trascorso il tempo di cottura, fate raffreddare completamente la crostata di mele e crema pasticcera ed estraetela dallo stampo.

La crostata è pronta per essere servita… più riposa e più sarà buona

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

E , a proposito di tempo per noi stessi, io lo passo così, gironzolando nei boschi e cucinando crostate di Crema cotta e Mele. A voi la ricetta.

 

 

 

 

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